La cellulite e la primavera

mercoledì 15 marzo 2017

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E come ogni anno, quando con i primi caldi ci si comincia a "scoprire", ci accorgiamo che l'inverno ha lasciato il segno: pelle asfittica, spesso secca, pallida e con quella "maledetta" cellulite che fa bella mostra di se.... 

A gennaio quattro/cinque clienti previdenti mi hanno chiesto se potevo suggerirgli un rimedio, un aiuto per combattere la famigerata buccia d'arancia. Chiaramente io da brava naturopata ho indicato loro  oli essenziali davvero efficaci in creme veicolanti assolutamente naturali. Ma alcune di loro volevano qualcosa di già pronto e di facile reperibilità. Ora, non essendo io una esasperata estremista dell'"only bio and natural" mi sono prestata al gioco ed ho provato per loro per circa due mesi due "anticellulite" che si possono trovare in qualsiasi supermercato, Tigotà e similari. 

Veniamo subito ai due prodotti che ho usato rigorosamente uno sulla parte  destra ed uno sulla parte sinistra del corpo. Una volta terminati i due tubi uno l'ho riacquistato perchè è stato quello che mi ha dato i risultati migliori. 



I due prodotti sono:

  •  ALOE CRIO GEL CELLULITE di EQUILIBRA
  • GOOD-BYE CELLULITE GEL di NIVEA
Posso dire che entrambi hanno avuto un buon effetto rassodante e riducente. Ora, non c'è da aspettarsi risultati spaziali, ma vuoi il massaggio giornaliero fatto la mattina appena alzata e la sera prima di andare a letto, vuoi l'effetto tonificante io i risultati li ho potuti vedere. 

Il crio gel di Equilibra ha di positivo che ha un buon INCI e non contiene parabeni e petrolati,  La pelle  è risultata molto più distesa e compatta. I componenti non sono affatto male ed aiutano sia la circolazione periferica che i gonfiori. L'effetto crio non c'è stato, se non vagamente appena applicato il gel, ma tutto sommato il prodotto è valido.

Per quanto riguarda Good-bye cellulite di Nivea devo dire che l'INCI è da tapparsi il naso, ma i risultati sono stati da pollice alzato: pelle tonica, rassodata, liscissima e mai secca. Tant'è che ho finito il test comprando il secondo tubo  usandolo su entrambi i lati del corpo. 

Per chi non ha tempo e preferisce prodotti da supermercato posso dire che entrambi hanno prodotto un calo circonferenza coscia lasciando una pelle molto più tonica, liscia e perfetta per la primavera. 

Chiaramente il mio suggerimento è quello di fare uso degli oli essenziali specifici per la cellulite e la circolazione, in creme naturali, ma siccome non siamo tutte uguali e c'è chi preferisce qualcosa di facilmente reperibile a prezzi decisamente accessibili, questo può essere un buon compromesso.
- Good luck AntonellaC. -

L'alternativa bianca al latte vaccino

martedì 4 ottobre 2016

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L'alternativa al latte vaccino? Più che di alternativa, ormai, parlerei di vasta scelta: tra tè di vario genere, succhi e "latti" vari, anche la colazione, e non solo quella, cambia gusto.

Ma in questo mare magnun di possibilità, a volte orientarsi diventa un'impresa. Si passano minuti lunghissimi davanti agli scaffali dei negozi intenti a leggere etichette, ingredienti, provenienze, marchi di qualità. Si confrontano prezzi e quantità, si valuta quanto sia conosciuto o meno un marchio e alla fine si ripone nel carrello "l'oggetto" di tante attenzioni e selezioni.

Io negli ultimi mesi ho provato vari prodotti: latte di cocco, mandorla, nocciola, riso, farro, avena, ...., insomma, davvero tanti, esclusi tutti quelli a base di soia che non fa parte, in nessuna forma, della mia alimentazione.  Alla fine ne ho promossi alcuni, tenendo in debito conto: sapore, prezzo, affidabilità dei produttori, e marchio bio.


Il primo premio se lo è aggiudicato il latte Bio ai Tre Cereali (di origine italiana) della Matt,  bevanda vegetale, completa e digeribile che unisce le proprietà nutrizionali dei 3 cereali: riso, orzo e avena, al suo buon sapore, naturalmente dolce.

Chiaramente il latte Bio ai Tre Cereali è privo di lattosio, ed è, quindi, un'ottima alternativa nei casi di intolleranza al latte. La sua ricetta a base di cereali italiani dalle antichissime tradizioni, ha un basso contenuto di grassi,  rendendo questa bevanda un valido aiuto per chi vuole alimentarsi in modo sano e nello stesso tempo mantenersi in forma. 

Io ne faccio e ne ho fatto uso sia come bevanda calda che fredda, soprattutto durante la lunga estate calda appena trascorsa. Inoltre, questo "latte", si rivela essere un ottimo alleato per la preparazione di salse dolci e sfiziose ricette.

Quindi, se non sapete orientarvi o cogliete l'attimo e vi fidate del mio suggerimento, il latte della Matt non vi deluderà!

(*) Ingredienti: Acqua, cereali* 15% (riso* ORZO*, AVENA*), olio di semi di girasole spremuto a freddo*, sale marino. (*da agricoltura biologica)
- Good luck  AntonellaC. -

Siero capelli: anticaduta e fortificante

lunedì 12 settembre 2016

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Ecco, ci siamo quasi, ci avviciniamo con passi da gigante all'autunno, anche se il clima è ancora tipicamente estivo, ed insieme all'autunno, a breve, ci ritroveremo a fare i conti con la caduta dei capelli.

Bisogna cominciare immediatamente a rendere i nostri capelli più forti, stimolando la crescita e anche rallentando la caduta, che in molti casi è davvero copiosa e si concentra in poche settimane creando non poche ansie in chi si trova le mani piene di capelli ad ogni shampoo.

La caduta, chiaramente, è fisiologica, ma mettere in campo qualche escamotages per rendere il tutto più soft e aiutare il bulbo pilifero a dare " il meglio di se" è un'ottima tattica!!

Vi lascio alla visione del video dove trovere anche tutte le modalità di applicazione & Co.


Postilla ;-) se non riuscite a reperire alcuni ingredienti come ad esempio la provitamina B o la maca, fate uso unicamente dei due oli essenziali che non avrete alcuna difficoltà a reperire. Potrete, in modo estemporaneo, miscelarli al gel di aloe ogni volta che deciderete di procedere con il trattamento pre-shampoo!!

Per ogni domanda resto chiaramente a vostra disposizione.
- Good luck AntonellaC. -

Tea tree: il pronto soccorso naturale.

lunedì 29 agosto 2016

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Oggi vi propongo un mio articolo scritto per il portale BenessereCorpoMente.it  (che vi consiglio di visitare spesso in quanto ricco di contenuti relativi al benessere naturale e sempre aggiornatissimo).

L’olio essenziale estratto dall’”albero del tè”, distillato dalla pianta australiana Melaleuca alternifolia appartiene a quei rimedi di vecchia data di cui con il tempo si è estesa la conoscenza e l’impiego. Già nel 1920 la sua attività germicida rivestiva grande importanza. Il suo ruolo di antibatterico, antivirale, antifungineo e antiprotozoario ne fanno un rimedio oggetto di moltissimi e importanti studi e sperimentazioni anche in ambiente scientifico.

Queste sue proprietà e potenzialità hanno fatto si che lo stesso venisse chiamato “armadietto delle medicine in un’unica bottiglia”! All’inizio della seconda guerra mondiale, il governo australiano equipaggiò con una bottiglia di olio essenziale di tea tree ogni kit di primo soccorso dell’esercito e la marina australiana, questo tanto per farvi comprendere quanto l’uso di questo rimedio fosse importante. Senza volermi addentrare in discorsi tecnici e di pertinenza medica, vorrei solo ricordare che l’uso clinico dell’olio di tea tree è descritto in monografie pubblicate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella Farmacopea britannica e La Pharmaceutical Society of Great Britain, tanto per citarne alcune…



Suggerimenti ed avvertenze

Per quanto riguarda l’uso personale dell’olio essenziale, le possibilità sono davvero molto varie e la sua efficacia davvero impareggiabile. Mi “limiterò” a citare i primi 5 punti e quindi 5 possibili efficaci impieghi che potranno davvero sortire benefici effetti, spesso impensabili a priori. Nel prossimo articolo prenderò in considerazione i successivi altri 5 impieghi che traggono giovamento dall’uso del tea tree.

Regolette da non dimenticare: prima regola da tenere in considerazione, prima di passare all’uso dell’olio, è accertarsi sempre che l’etichetta della bottiglietta (che dovrebbe essere di vetro scuro), riporti tutte le indicazioni essenziali che fanno di un olio essenziale, un olio sicuro (paese d’origine, data di produzione, metodo d’estrazione, qualità, ecc.). Seconda regola: non assumere per via interna. Terza regola evitarne l’applicazione su bambini molto piccoli e donne in gravidanza.

5 usi dell’olio essenziale di tea tree

1. Herpes labiale, “molto in voga” nella stagione estiva, può essere trattato non appena sopraggiunge la sensazione di pizzicore formicolio che preannuncia l’arrivo del fastidioso disturbo. Basterà tamponare 2-3 volte al giorno la zona delimitata con olio essenziale puro di tea tree. Questo aiuterà a ridurre i disagi ed accorciare i tempi di risoluzione, se non a prevenirne l’insorgenza.

2. Naso chiuso e/o seni congestionati: qualche goccia di olio essenziale in un bagno di vapore o in un vaporizzatore. Anche le piccole ulcere nasali possono essere trattate con o.e. di tea tree puro.

3. Infezioni funginee della pelle tra cui ricordiamo il piede d’atleta, la tigna, l’onicomicosi (infezione riguardante le unghie), Jock, eczemi vari, ecc. possono trarre giovamento con l’applicazione del Tea tree.

4. Acne vulgaris: le proprietà antinfiammatorie del Tea tree ne fanno un ottimo rimedio, paragonabile per efficacia al perossido di benzoile (cheratolitico usato spesso per il trattamento dell’acne), ma con meno effetti collaterali indesiderati (secchezza, rossore, desquamazione, prurito). L’azione antinfiammatoria dell’olio essenziale ha anche il merito di ridurre l’importante effetto visivo nei casi di acne più gravi.

5. Infezioni vaginali: tra le quali Candida albican “croce” di molte donne, traggono giovamento con l’applicazione di emulsioni a base di Tea tree o con semicupi sempre a base di questo olio essenziale.
Senza dimenticare gli usi domestici che rendono l’o.e. di tea tree davvero insostituibile. Vi aspetto nel prossimo articolo, in cui mi impegno a suggerirvi qualche facile ricetta per farne un uso sicuro ed efficace.

Boswellia serrata: addio agli antinfiammatori

lunedì 30 maggio 2016

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Conosciuto nella sua terra natale come incenso indiano, la Boswellia serrata è una resina usata da tempi memorabili come incenso nelle cerimonie religiose, infatti nei tempi antichi, indù, babilonesi, persiani, romani, cinesi e greci, nonché antiche civiltà americane, utilizzavano le resine naturali per l’imbalsamazione e per le fumigazioni. Questi popoli credevano inoltre, che tali resine una volta entrate in contatto con il fuoco, sviluppassero un fumo e una fragranza, che non solo potevano dare pace alle loro anime, ma sarebbero state gradite anche agli dei. Queste resine, dunque, venivano bruciate durante le cerimonie sacrificali e nei rituali quotidiani per prevenire e contrastare l’influenza degli spiriti maligni sulle anime o per onorare i morti e viventi. Anche le medicine popolari antiche ne facevano abbondante uso per il trattamento di malattie infiammatorie croniche. La parte resinosa della Boswellia serrata contiene infatti delle componenti che inibiscono gli enzimi infiammatori. Da non dimenticare che la Boswellia serrata è strettamente correlata alla Boswellia sacra, l’incenso della Bibbia.

Boswellia e Ayurveda

La Boswellia serrata è una delle piante antiche più apprezzate in Ayurveda. Oltre al suo uso benefico per l’artrite ed i dolori reumatici, questa resina gommosa è anche menzionata nei testi tradizionali Ayurvedici e di medicina Unani, come un rimedio efficace per dissenteria, tigna, foruncoli, febbre in quanto antipiretica,pelle e malattie del sangue, malattie cardiovascolari, ulcere della bocca, mal di gola, bronchite, asma, tosse, perdite vaginali, perdita dei capelli, ittero, emorroidi, malattie sifilitiche, mestruazioni irregolari e per la stimolazione del fegato. La medicina moderna e la farmacologia sottolineano fortemente il suo uso come antiartritico, antinfiammatorio, antiiperlipidemico (controlla cioè i lipidi nel sangue), antiaterosclerotico, analgesico, in quanto allevia moltissimo il dolore ed epatoprotettivo.
Gli usi della resina

La resina della Boswellia ha potenti proprietà antinfiammatorie, ed è usata per il trattamento di artrite, osteoartrite e altre condizioni infiammatorie. Molti pazienti hanno ottenuto risultati molto più rapidi ed efficaci rispetto all’uso di antinfiammatori convenzionali. Numerosi studi clinici hanno infatti dimostrato che la Boswellia non è solo efficace, ma anche molto sicura come alternativa alla terapia farmacologica per la gestione a lungo termine delle condizioni infiammatorie e dolorose come quelle artritiche. A differenza dei farmaci, che hanno il comune effetto collaterale di causare problematiche gastriche anche molto gravi, la Boswellia, offre oltre alle proprietà curative antinfiammatorie e analgesiche antidolorifiche, anche quelle estremamente importanti di protezione per il tratto gastro-intestinale. Gli studi hanno infatti dimostrato la riduzione dei sintomi anche nei pazienti sia con la malattia di Crohn che con la colite ulcerosa.

I vantaggi nell’uso della resina includono:
  • riduzione dell’infiammazione delle articolazioni in tutte le zone del corpo
  • protezione delle articolazioni e dei legamenti nei processi infiammatori
  • riduzione/scomparsa del dolore
  • proprietà curative benefiche per il sistema gastrointestinale
Boswellia serrata ed asma

La Boswellia risulta essere anche un ottimo rimedio per il miglioramento della funzione polmonare nei soggetti asmatici. Diversi importanti studi effettuati in Germania dimostrano un netto miglioramento dell’asma bronchiale, evidenziato dalla scomparsa dei sintomi fisici come la dispnea, i rumori come rantoli o sibili, e il numero degli attacchi.

Melissa: proprieta' e benefici.

martedì 16 giugno 2015

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La melissa (Melissa officinalis) è una pianta dalle ottime proprietà calmanti e sedative. In fitoterapia viene utilizzata soprattutto per la preparazione di tisane, soprattutto sotto forma di infuso o di decotto. Se non avete la possibilità di raccogliere la melissa fresca, potete acquistare la melissa essiccata in erboristeria. Cresce come pianta spontanea nei prati e in campagna ma allo stesso tempo la melissa è facile da coltivare sia in vaso che in giardino. In primavera e in estate potrete raccogliere le sue foglie da essiccare per l'inverno e per l'autunno, stagioni in cui la tisana alla melissa è considerata utile per prevenire il raffreddore.

Proprietà e benefici della melissa

La melissa è considerata una vera e propria erba del relax, come la passiflora, la malva e la camomilla, utile per preparare tisane rilassanti in caso di ansia, agitazione e preoccupazioni. La melissa gode inoltre di ottime proprietà calmanti e sedative, utili in caso di tosse, raffreddore e influenza. Un aspetto importante dell'assunzione della melissa sotto forma di tisana riguarda la sua capacità di contribuire ad abbassare la febbre e ad eliminare le tossine in eccesso intrappolate nell'organismo.


Le proprietà rilassanti della melissa permettono di utilizzarla sia per preparare delle tisane per riuscire a dormire meglio e per combattere l'insonnia, sia di realizzare dei cuscini di erbe che favoriscano il buon sonno, ad esempio potrete abbinare la melissa essiccata ad altre erbe e piante officinali tra cui troviamo la lavanda, la camomilla, il rosmarino e il timo per la preparazione dei vostri cuscini aromatici, balsamici e rilassanti.

La melissa viene consigliata in particolare in caso di ansia, soprattutto quando genera somatizzazioni a livello del sistema gastrointestinale. La melissa infatti agisce come antinfiammatorio e antispastico ed è in grado di alleviare disturbi come nausea, indigestione, crampi addominali ma anche dolori legati al ciclo mestruale.

Inoltre la melissa è utile in caso di mal di testa grazie all'olio essenziale presente nelle sue foglie, che è in grado di calmare e rilassare il sistema nervoso ma anche i muscoli. Infine, l'assunzione dell'infuso di melissa viene consigliata dopo i pasti per aiutare la digestione e ridurre i sintomi della gastrite. Potrete utilizzare le foglie fresche di melissa anche in cucina: aggiungete la melissa alle insalate per godere delle sue proprietà digesitve.

Come preparare una tisana alla melissa

Per preparare una tisana alla melissa sotto forma di infuso calcolate di utilizzare 1 cucchiaino di foglie di melissa essiccate per ogni tazza da 250 ml di acqua calda. Versate la melissa essiccata in ogni tazza e coprite con acqua calda. Lasciate in infusione per 5 minuti e filtrate. Se occorre, dolcificate a piacere.

Se volete preparare una tisana alla melissa sotto forma di decotto, quindi utilizzando la melissa fresca, vi serviranno due cucchiaini di foglie di melissa tritate ogni 250 ml d'acqua. Portate ad ebollizione l'acqua con le foglie di melissa fresche, lasciate sobbollire per 5 minuti, filtrate e versate.

Per rendere più gradevole la tisana alla melissa potrete aggiungere qualche goccia di succo di limone oppure scegliere un dolcificante naturale, ad esempio miele o sciroppo di agave. Potete bere 1 o 2 tazze di melissa al giorno.

La tisana alla melissa è consigliata in caso di stress, insonnia, agitazione, influenza, raffreddore, dolori addominali e mal di stomaco.
- From GreenMe Marta Albè -

Faccio sempre gli stessi errori, perchè?

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L’uomo sbagliato, l’amico approfittatore, il lavoro che opprime: quando ci ricaschi non combattere ma guarda dentro di te: e se quegli errori li cercassi tu?

Se un problema si ripresenta come una costante nella nostra vita, è inutile lamentarsi e prendersela con la sfortuna o con il destino cinico e baro. Anzi, la cosa migliore è agire in senso contrario ribaltando la prospettiva: siamo proprio noi, inconsapevolmente, a cercare quel problema! Possibile? Si, perché la nostra anima ci orienta sempre verso la direzione in cui è nascosta la nostra vera identità e solo incontrandola possiamo utilizzare tutte le energie interiori che fino ad oggi non abbiamo sfruttato e realizzare noi stessi. Se dunque la nostra identità si cela proprio in quello sbaglio, è lì che l’anima, inesorabilmente ci porta, fino a che non apriamo bene gli occhi… “Quando potrò finalmente essere felice?” ripetono molte persone, rinviando all’infinito il benessere. Ad esempio Chiara si lamenta delle sue relazioni, sempre sbagliate, che la fanno soffrire,: “Sono troppo generosa, do tutta me stessa, faccio ogni cosa per loro, li amo alla follia e loro invece...finiscono sempre a letto con un’altra!”. È un caso o c’è un senso se incontra solo dei “Casanova”? Non è un caso…

Se ritorna…non è per caso!
Le persone convinte di non poter essere felici fino a quando non avranno risolto “il loro problema” incontreranno continuamente casi simili, cercando “di chi è la colpa” e innescando così conflitti interminabili che avvelenano l’esistenza. Il grande psicanalista James Hillman diceva: “In un certo senso desideriamo i nostri problemi, ne siamo innamorati nella stessa misura in cui vorremmo liberarcene”. Impossibile? Eppure proprio quando sembra che le cose vadano meglio, capita che siamo proprio noi ad “andarcela a cercare”, ed ecco la ricaduta. Uno dei casi più evidenti è quello delle coppie in cui ci si lascia e ci si riprende a ripetizione: “Basta, non ce la faccio più! Lo lascio!”. Passa una settimana ed ecco la telefonata riparatrice. “So che non cambierà mai, che mi farà soffrire. Ma senza di lui non riesco a stare”. Da una parte vorresti liberartene perché ti fa soffrire, ma nello stesso tempo non puoi farne a meno, e appena si allontana lo insegui. Ma perché allora rincorriamo i problemi? La risposta è importante: perché l’anima sa che proprio lì si nasconde qualcosa di essenziale per la nostra esistenza, sa che quel problema racchiude una parte di noi che ha bisogno di essere conosciuta, che magari facciamo fatica ad accettare. Si tratta di una componente fondamentale del tuo carattere con cui hai un conflitto che chiede di essere accolta e ascoltata. Preme da dentro e orienta la vita, mandandoti continuamente in direzioni che ti appartengono, anche se ti fanno soffrire.

Dare voce al proprio sè
Numerose testimonianze di persone che soffrivano affermano che dopo aver riconosciuto “il vero nucleo del problema” che non era altro che interno a se stesse, hanno preso maggior consapevolezza di sé: “ Da quando ho capito che in amore voglio essere io quella che dipende - racconta Viola - ho smesso di cadere come una stupida tra le braccia di uomini che poi si approfittavano di me e della mia buona posizione economica. Ora so distinguere l’uomo…da un parassita!”. Quel che Viola ha compreso è che la persona con la quale il “problema ricorrente” si presenta in realtà non c’entra per niente con quel problema; la lotta è tutta fra te e un lato della tua personalità che neghi ma che ti appartiene e tu “usi” l’altra persona per mettere “in scena” il tuo conflitto! Se tutto questo è vero, vuol dire che gli ostacoli sono preziosi, che ne hai bisogno e che sei proprio tu a cercarli perché lì si celano quelle energie e capacità che aspettano solo di essere scoperte e sviluppate.